Libri e Misure dei Nostri Nonni

Numerose classi del plesso Barnaba accompagnate dai loro docenti hanno visitato le due mostre “ Il Libro Antico” e “ Bilance e Misure” allestite dall’Associazione “Amici della Biblioteca Diocesana” di Ostuni in occasione della giornata mondiale del Libro 2015. La visita ha permesso a molti allievi di conoscere l’esistenza e l’ubicazione della Biblioteca Diocesana e di essere informati sull’esistenza di quest’associazione di volontari che ha lo scopo non solo di salvaguardare e conservare questo nostro patrimonio culturale ma anche di farlo conoscere ai cittadini. Tutti gli alunni sono rimasti affascinati nel vedere, anche se solo in fotografia, le varie fasi del restauro di un libro. Un testo di musica sacra ha destato maggiore curiosità perché nell’antichità non esisteva il pentagramma, ma il tetragramma e le note musicali non erano tonde ma quadrate. Grande entusiasmo ha suscitato la mostra delle “ Bilance e delle Misure” curata dal dottor Enrico Ciola. Gli allievi hanno avuto la possibilità di vedere l’evoluzione delle bilance dalle più antiche usate per il baratto alle stadere in cui erano utilizzati per la prima volta i pesi, dalle bilance di precisione che servivano ai cacciatori per costruirsi le cartucce a una a forma di mestolo utilizzata dalle donne per misurare gli ingredienti per fare le torte. Gli alunni della classe 1^ F, coordinati dalla prof.ssa Roberta Rodio, hanno elaborato un articolo dal titolo “Libri e Misure dei nostri nonni” che è stato pubblicato sul giornale “Lo Scudo” del 7 maggio c.a e che riportiamo più in basso.

 

 

L’Associazione  “Amici della Biblioteca Diocesana”, per la ricorrenza della giornata mondiale del Libro 2015 e del centoquarantottesimo anniversario della Fondazione della Biblioteca Diocesana Pubblica “Raffaele Ferrigno”,  ha organizzato  nella nostra città la  “Settimana della Cultura”.  Per tale occasione sono state allestite due mostre quella del “Libro Antico” e quella delle “Bilance e delle misure”. Noi alunni della classe prima sezione F della scuola secondaria di primo grado “Barnaba- Bosco”  del plesso Nello Orlandini Barnaba - accompagnati dai nostri docenti che hanno aderito all’iniziativa, proff. Gianfranco Petraroli e Roberta Rodio, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere e scoprire, anche se solo in piccola parte, la storia del nostro territorio e i suoi tesori nascosti. Molti di noi non conoscevano l’esistenza di questa biblioteca e non avevano mai visto un libro antico. Le prof.sse Teresa Legrottaglie e Caterina Baccaro che ci hanno accolti, ci hanno raccontato, con grande entusiasmo, la storia di questa biblioteca e ci hanno spiegato che loro con tanti altri amici fanno parte di una associazione di volontari chiamata“ Amici della Biblioteca Diocesana”  che ha lo scopo non solo di salvaguardare e conservare questo grandissimo patrimonio culturale, ma anche di farlo conoscere agli altri. Secondo noi la loro associazione si sarebbe dovuta chiamare “ Gli Amici dei Libri” perché loro non sono semplici lettori ma “amano” i libri come se fossero degli amici e quando i libri si ammalano cercano in tutti i modi di curarli, affidandoli alle mani dei restauratori di libri. E’ stato bellissimo vedere, anche se solo in fotografia, le varie fasi del restauro di un libro. Non sapevamo che per restaurare un libro è necessario staccare la copertina, disunire le varie pagine e poi con tanta pazienza e professionalità ricostruire le parti mancanti. Abbiamo scoperto, inoltre, che quasi tutti i libri antichi hanno sulla copertina delle borchie non per renderli più belli ma per permettere alla carta di respirare quando vengono messi uno sopra  l’altro. In alcune teche sono conservati dei libri preziosissimi; il più antico è del 1521. Un libro ci ha incuriosito in modo particolare : è un testo di musica sacra; nell’antichità non esisteva il pentagramma ma il tetragramma, formato cioè da quattro righi, e le note musicali non erano tonde ma quadrate. Abbiamo capito che questa biblioteca è molto importante, infatti tante persone, e non solo sacerdoti,  hanno donato le loro raccolte private; per questo motivo,  non ci sono solo libri religiosi ma anche romanzi e libri per ragazzi. E’ un bel gesto quello di donare i libri più preziosi invece di buttarli nel cestino della carta straccia perché  in questo modo vengono messi a disposizione degli altri. La professoressa Legrottaglie ci ha poi spiegato che grazie al lavoro di sistemazione degli scaffali nei diversi locali e di collocazione di testi e periodici, svolto da volontari come il preside Domenico Chitano, il dottor Enrico Ciola, le professoresse  Lia Orlando, Giovanna Saponaro e Antonietta Pasimeni,  è oggi possibile visitare la biblioteca in modo agevole e funzionale e conoscere il grande patrimonio culturale presente.

Abbiamo poi visitato la mostra delle “Bilance e delle misure”, ed è stato come fare un tuffo nel passato. Il dott. Enrico Ciola, ideatore e organizzatore della mostra, ci ha fatto vedere tantissimi tipi di bilance e ci ha spiegato come si sono evolute e perfezionate nel tempo, adeguandosi alle varie esigenze dei nostri antenati. Le prime bilance non avevano pesi, ma venivano utilizzate per lo scambio di mercanzie diverse. Erano fatte da due cestini appesi ad un bastone di legno orizzontale  ed avevano una corda al centro dell’asta con la funzione di fulcro. La mercanzia da barattare veniva messa nei due cestini  e lo scambio avveniva quando questi erano in equilibrio. Poi sono state inventati i pesi e si è utilizzata la bilancia con i due piatti. Ma questo tipo di bilancia si poteva usare in casa o in negozio, perché era pesante e scomoda da trasportare. Con questo tipo di bilance si potevano misurare quantitativi limitati di prodotti, ed allora furono inventate le stadere che avevano una portata maggiore, infatti servivano per poter misurare le casse dell’uva, i sacchi pieni di olive o di mandorle. La stadera era un’asta di ferro con due bracci diseguali e poteva avere due o tre ganci oppure un gancio ed un piatto solo, che poteva essere piano o fondo. Quello piano veniva utilizzato dai pescivendoli che prima di ogni pesata buttavano l’acqua rimasta sul fondo, mentre quello fondo serviva a misurare gli ortaggi e i legumi.  Abbiamo visto poi delle stadere che servivano per misurare i polli o gli agnellini e i maialini e che venivano usate durante le fiere del bestiame. Quelle dei polli hanno un gancio solo, si legavano le zampe con una corda ed il povero animale a testa in giù veniva pesato, le altre hanno due ganci uno per le zampe anteriori e l’altro per quelle posteriori.  Il dott. Ciola ci ha mostrato una bilancia di precisione che serviva ai cacciatori per misurare la polvere da sparo ed il piombo necessari per costruirsi le cartucce, che a quei tempi non si trovavano facilmente in commercio,  ed una stadera a forma di mestolo che utilizzavano le donne per pesare gli ingredienti per fare le torte. La visita alla Biblioteca Diocesana è stata interessante e molti di noi sono tornati insieme  ai genitori, ai fratelli ed ai nonni per far vivere anche a loro questa bellissima esperienza. Amici della Biblioteca, per favore, allestite delle nuove mostre e fateci studiare in questo modo divertente la storia dei nostri antenati.

Gli alunni della 1^ sez. F del plesso Barnaba.

Libri e Misure dei Nostri Nonni